
I raggi del sole ancora caldi si adagiano morbidi sull’asfalto rivelandone la superficie malmessa, il verso monotono delle cicale si fonde con il suono indistinto di una qualche hit estiva. Siamo dove il viaggio è iniziato, la luce dorata ci dice che è soltanto un po’ più tardi, ma il viaggio continua.
“On spot investigation” di Andy Massaccesi: un libro che è una trasferta di lavoro e al contempo di piacere, un excursus nell’eredità della fotografia di paesaggio del Novecento, ma anche un taccuino di esercizi visivi e, soprattutto, una dichiarazione d’amore.
Pubblicato e stampato in Italia da Rubbettino Editore su carte Fedrigoni Paper. Testi e progetto grafico curati da me con Andy.
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The sun’s rays, still warm, now glow softly on the tarmac, revealing its run-down surface, the monotone verse of the cicadas blurs with the indistinct sound of some summer hit. We are back where we started, the golden light tells us that it is a little bit later now, but the journey continues.
“On spot investigation” by the one and only Andy Massaccesi: a book that takes us on a trip, which is both business and pleasure, a journey back into the landscape photography of the twentieth century, a notebook of visual exercises and, above all, a declaration of love.
Published and printed in Italy by Rubbettino on Fedrigoni paper. Texts and designed by Gianluca Camillini together with the author.
More info and pictures.
Umberto Eco considers loss as an indispensable condition in the field of linguistic and literary translation and interpretation, in which the original text must necessarily undergo a transformation for the sake of understanding. Something very similar happens in visual communication — because communication it is — where complex concepts are transposed from the semantic level to the graphic-visual one for the sake of user clarity. In this process of transition, the design choices and the use of graphic techniques make the output always different from the original starting point.
“Communicating almost the same thing” by Gianluca Camillini is an essay that presents and analyses a series of characteristics and recurring techniques in the narrative practices of visual communication, which are not comprehensive nor can they be regarded as absolute definitions; however, they can be combined, expanded and confused.
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Umberto Eco definisce la perdita come una condizione indispensabile per la traduzione e interpretazione linguistica e letteraria, in cui il testo originale dovrà necessariamente subire una trasformazione a beneficio della comprensione. Qualcosa di molto simile accade anche nella comunicazione visiva — proprio perché di comunicazione si tratta — in cui concetti complessi sono trasposti dal piano semantico a quello grafico-visivo al fine di essere trasmessi chiaramente al fruitore. In questo processo di transizione si adottano scelte progettuali e tecniche grafiche per cui l’esito differirà sempre dallo stadio di partenza.
“Comunicare quasi la stessa cosa” è un saggio di Gianluca Camillini che raccoglie e analizza una serie di caratteristiche grafiche ed espedienti narrativi ricorrenti nella comunicazione visiva, questi non sono gli unici possibili, né possono essere considerati definizioni assolute; si possono però sovrapporre, ampliare, confondere tra loro. L’obiettivo di questo testo è quello di fornire al lettore degli strumenti utili per comunicare attraverso le immagini.
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The ebook is published by Corraini Edizioni and is available online.
Progetto grafico e curatela per Diplorama! La mostra delle tesi degli studenti della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano. Realizzato con Matteo Campostrini
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New identity and curatorship designed with Matteo Campostrini for Diplorama! The graduation show of the students of the Faculty of Design and Art – Unibz.
Info e foto qui / check the project and see more pics here.

Il nuovo numero di LP – la rivista della Provincia Autonoma di Bolzano – è appena uscito con contenuti interattivi e aumentati.
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The new issue of LP – the magazine of the Autonomous Province of Bozen – features interactive and augmented reality content.
Check it and claim your free copy here.

Best wishes for a happy, healthy, anti-racist, anti-sexist new year.

Il nuovo LP, la rivista della Provincia autonoma di Bolzano, sul tema della sostenibilità è fresco di stampa e più verde che mai. Info e copie qui e qui.
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The new LP, the magazine of the Autonomous Province of Bozen, on the topic of sustainability is hot off the press and more green than ever.
For more info click here, if you want a free copy click here.

Colli Medicei è un nuovo brand di prodotti enogastronomici di alta qualità situato a Carmignano in Toscana, Italia. Partendo dallo stemma e dai bisanti (palle araldiche) dello scudo Mediceo, abbiamo estrapolato elementi grafici che costituiscono il logotipo “Colli Medicei”. L’identità è dinamica e i colori medicei dei bisanti – blu e rosso – cambiano a seconda dell’applicazione e del prodotto su cui è applicata. Trovate maggiori info e foto cliccando qui.
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Colli Medicei is a new brand of high-quality enogastronomic products based in Carmignano, Tuscany – Italy. We created an expressive logo starting from the Medici’s family herald and its heraldic balls. The dynamic logo and its typographic features change according to the application and product kind. Click here for further pictures and info.

La scrittura e la progettazione di questo numero sono avvenute in un periodo senza precedenti. La pandemia che ancora stiamo fronteggiando ha scompaginato ogni aspetto della nostra vita, tanto nella quotidianità quanto in termini economici e sociali globali. Pressoché in ogni ambito è stato sollevato il tema della necessità di un cambio di paradigma che possa non solo far fronte alle incombenze immediate, quanto rispondere alle criticità messe in evidenza dall’emergenza, la quale ha estremizzato e accelerato insostenibilità sistemiche sotto molteplici punti di vista. In questo scenario il tema del “salvare”, che avevamo definito in precedenza ai fatti, è sembrato quanto mai appropriato.
Nel numero troverete “Wunderatlas”, un articolo a proposito curatela digitale e public history che ho scritto grazie al contributo di curatori digitali e non (@cartoleena, @cd_masterizzato, CTRL magazine, Bianca Felicori / Forgotten Architecture, @libribelli_books / Livia Satriano, Paul Pindar / Edoardo Angione, Damien Kempf, Wes Anderson, Fondazione Prada).
Pubblicato da AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva con il supporto di Fedrigoni Paper e Antezza Tipografi — sezione di archivio con materiali provenienti da Archivio Tipografico, Politecnico di Torino e CDPG / Aiap.
Grazie a Jonathan Pierini e alla redazione. Per ordinare una copia clicca qui.
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The writing and design of this issue took place during an unprecedented period. The pandemic we are still facing has disrupted every aspect of our existence, both in everyday life and in global social and economic terms. Almost every sector has raised the issue of the need for a paradigm shift that will not only cope with immediate tasks but also respond to the critical issues highlighted by the emergency, which has exacerbated and accelerated systemic unsustainability in so many ways. Against this backdrop, the theme of “saving”, which we had already decided on before the recent turn of events, seemed more appropriate than ever.
In this issue, you will find “Wunderatlas”, an article that I wrote on digital collection, curatorship and public history, which has been possibile thanks to the help of curators and contributors who are directly involved in this phenomena (@cartoleena, @cd_masterizzato, CTRL magazine, Bianca Felicori / Forgotten Architecture, @libribelli_books / Livia Satriano, Paul Pindar / Edoardo Angione, Damien Kempf, Wes Anderson, Fondazione Prada).
Progetto grafico is published by AIAP with support from Fedrigoni paper and Antezza tipografi – archival section coming from Archivio Tipografico, Politorinom, CDPG Aiap.
Many thanks to Jonathan Pierini and the editorial board. Get your copy clicking here and here.

Fortunato Depero and Depero futurista 1913–1927 di Gianluca Camillini. Con prefazione di Steven Heller e la bibliografia completa di Depero a cura di Martine Josette Grange; edito da Rubbettino Editore, con il supporto del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e il patrocinio di AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva. 320 pagine, oltre 150 riproduzioni fotografiche di materiali di archivio originali provenienti da collezioni internazionali pubbliche e private. Una ricerca redatta in inglese nata dagli studi condotti presso la Free University of Bozen-Bolzano – Faculty of Design and Art – Free University of Bozen-Bolzano e la University of Reading.
Per queste e per altre ragioni (di cui sopra) Fortunato Depero and Depero futurista 1913–1927 è il libro imperdibile dell’estate 2021.
Scrivere per info e copie, clicca qui o qui.
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Fortunato Depero and Depero futurista 1913–1927 by Gianluca Camillini. With a foreword by Steven Heller and a complete Fortunato Depero’s bibliography edited by Martine Josette Grange; The book is published by Rubbettino Editore, with support from del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto and under the patronage ofAIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva. 320 pages and more than 150 illustrations of original archival material coming from international public and private collections. The book is written in English and derives from the research projects conducted by Gianluca Camillini at the Faculty of Design and Art – Free University of Bozen-Bolzano and the University of Reading.
For these and other reasons (see pictures) Fortunato Depero and Depero futurista 1913–1927 is the must-read book of summer 2021
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Write an email to get a signed copy, available on Amazon, Ibs and similar online bookshops, or click here.

Borrowed from the Roman Empire and applied to every item of Fascist propaganda, letterforms and inscriptions carried messages – in public space, they were powerful tools to get control over the masses.
Finally, we’ve got our hands on #ARCHIGRAPHIÆ. Rationalist Lettering and Architecture in Fascist Rome. It is a publication by écal, edited by Matthieu Cortat e Davide Fornari, which includes texts by Gianluca Camillini, Jonathan Pierini, Chiara Barbieri, Paul Shaw, Alessandra Tarquini and Carlo Vinti.
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Prese in prestito dall’impero Romano e applicate alla propaganda fascista, le lettere comunicavano messaggi — nello spazio pubblico ebbero un ruolo fondamentale per il controllo delle masse.
Finalmente è arrivato ARCHIGRAPHIÆ. Architettura e Iscrizioni Razionaliste nella Roma Fascista, pubblicata da ECAL/Ecole cantonale d’art de Lausanne e curata da Matthieu Cortat e Davide Fornari, con testi di Gianluca Camillini, Jonathan Pierini, Chiara Barbieri, Paul Shaw, Alessandra Tarquini and Carlo Vinti.